TERZA ED ULTIMA SERATA DEL CICLO DI INCONTRI TECNICI PER GLI ATOMICI

Si è concluso lo scorso martedì sera (6 marzo) il ciclo di incontri tecnici organizzati dall’ATOMICA TRIATHLON e svoltisi presso la sede del CONI pratese.

Quest’ultimo appuntamento, di spiccato rilievo come i precedenti, ha avuto come oggetto l’allenamento nella corsa ed è stato condotto dall’espertissimo Piero SAMBROTTA, che ha iniziato parlando delle caratteristiche tecniche delle scarpe in correlazione anche ai vari tipi di appoggio del piede.

Grande spazio è stato riservato alla tematica della Supercompensazione ed all’importanza fondamentale del recupero e dello scarico nei cicli di allenamento, nelle fasi sia micro, sia meso che macro.

Di apprezzabile qualità sono stati i riferimenti all’uso del cardiofrequenzimetro come strumento indispensabile nella pianificazione e svolgimento delle sedute di allenamento, nonché nella scoperta della propria frequenza di soglia anaerobica in modo da poter calcolare le andature al fine di affrontare i vari allenamenti con lo scopo di innalzare lo stesso livello di soglia e di programmare e gestire le varie tipologie di sessione di allenamento: Lungo, Medio, Mediolento, Medioveloce, Soglia, Progressione, Fartlek, Ripetute brevi e lunghe.

Ancora, è stata sottolineata l’importanza della corsa in salita nel periodo lontano dalle gare al fine di rinforzare la muscolatura e di migliorare la tecnica stessa di corsa.

Al termine dell’incontro sono stati anche affrontati gli argomenti relativi alla frazione della corsa sia nel Triathlon che, in particolare, nel Duathlon, con specifici suggerimenti di allenamento.

Il messaggio fondamentale che è giunto al termine della serata è che la corsa, quindi, non può essere noiosa in quanto ci sono migliaia di modi di variare gli allenamenti, miscelando le sedute e giocando sui recuperi.

A fare gli onori di casa, come sempre, il responsabile tecnico dell’ATOMICA TRIATHLON, Massimo CECCHI, che ha aperto e chiuso l’incontro compiacendosi anche dei risultati più che positivi sia in termini tecnici, di socializzazione che partecipativi raggiunti con il ciclo di incontri: “Il progresso sportivo dipende non soltanto dalle qualità del singolo atleta, ma soprattutto dal contesto entro il quale quest’ultimo si muove: società, dirigenti, allenatori, compagni di allenamento e di squadra, medici di riferimento, fisioterapisti, nutrizionista, meccanico e bioposizionatore per la bici…”

Gli incontri sono stati utili per confrontarsi con esperti di acclarato livello, sia nello specifico delle tre discipline considerate singolarmente che contestualizzate nella multidisciplina, per chiarirsi le idee e togliersi qualsiasi tipo di dubbio, per imparare, allargare ed arricchire il bagaglio di conoscenze di ciascun atleta, ma soprattutto per ritrovarsi, socializzare e “fare gruppo”. 

Sicuramente un’esperienza che l’ATOMICA TRIATHLON si propone di ripetere nel prossimo futuro.